Out of frame. Raccontare le persone
Elena Boille, Internazionale
Per andare oltre alla narrazione spesso stereotipata e vittimizzante sull’immigrazione, la mostra Out of frame rimette al centro le storie degli uomini e delle donne migranti.
Sentiamo parlare da anni della cosiddetta “crisi dei migranti”: un’espressione di comodo, che usiamo per capirci, ma che è imprecisa, se non addirittura fuorviante, per due motivi: il primo è che la parola “migrante” è estremamente generica. Indica tutte quelle persone che lasciano la loro casa, la loro terra, per spostarsi altrove, ma non ci dice niente su chi sono, da dove vengono e sulle ragioni del loro spostamento. Comprende tutto e tutti, dai profughi ambientali, a quelli che fuggono da una guerra, dai richiedenti asilo a chi si sposta perché nel suo paese non ha da mangiare o, semplicemente, non ha prospettive.