FAGHAN – FIGLIE DELL’AFGHANISTAN

FAGHAN – FIGLIE DELL’AFGHANISTAN

I TALEBANI HANNO CERCATO DI CANCELLARE I LORO VOLTI E LE LORO VOCI.

19 DONNE AFGHANE SI RIPRENDONO IL DIRITTO DI ESISTERE

 

Fotografie di Simona Ghizzoni.

Testi e video di Emanuela Zuccalà

A cura di Giulia Tornari

Un progetto di Nove Caring Humans e Zona

Il 15 agosto 2021 i talebani riconquistano l’Afghanistan dopo vent’anni di presenza militare occidentale, instaurando di nuovo una dittatura di stampo religioso. I talebani sanciscono unapartheid di genere che segrega le donne tra le mura domestiche, vietando loro di studiare oltre i 12 anni (scuole superiori), lavorare fuori casa. In pubblico, alle donne è proibito mostrare il volto, e persino far sentire la loro voce. Per le afghane, l’unica scelta è tra la morte sociale e la fuga all’estero.
Le 19 donne protagoniste di questa mostra sono riuscite a scappare e oggi vivono in Italia da rifugiate. Le loro storie ci restituiscono esistenze dinamiche e ricche di progetti, prima che i talebani tornassero al potere: studentesse universitarie, operatrici umanitarie, guide turistiche, campionesse sportive, attiviste per i diritti delle donne…
Queste 19 protagoniste sono state coinvolte da NOVE Caring Humans in un progetto sulla riappropriazione della loro identità, ispirato alla Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea; in un cortometraggio di Emanuela Zuccalà che, con interviste e video esclusivi della presa di Kabul nel 2021, approfondisce le storie di 5 di loro. Nel fotografare queste donne, Simona Ghizzoni ha immaginato di restituire loro la possibilità, per anni esclusivamente maschile, di entrare in uno studio fotografico per il puro piacere di farsi ritrarre.
Questi sguardi e queste testimonianze parlano a nome di tutte le donne afghane. Proponendo infine una riflessione, empatica e universale, sulla condizione di tutti i rifugiati.
La mostra è parte del progetto “I Nostri Diritti: dalla negazione all’acquisizione dei diritti per le donne afghane” realizzato da Nove Caring Humans e Zona.
Progetto finanziato da ActionAid International Italia E.T.S e Fondazione Realizza il cambiamento nell’ambito del progetto “The CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment” cofinanziato dall’Unione Europea
 

Scritto e diretto da Emanuela Zuccalà Direzione della fotografia Simona Ghizzoni Montaggio Aline Hervé Musiche originali Omaya Malaeb Color grading Roberto Gigliotti Post produzione e finalizzazione Nicola Romano Assistente Dop Melania Commodo Produzione esecutiva Giulia Tornari Direttrice di produzione Valeria De Berardinis

Durata 23′  Italia 2024