UNA DIVERSA BELLEZZA

Quattro differenti corpi di lavoro per un progetto fotografico che si è inevitabilmente intrecciato con la vita stessa dell’autore. Realizzati lungo l’arco di quindici anni, raccontano un’Italia dolente, senza Illusioni, in perenne oscillare tra la conferma dello stereotipo e la cartolina malinconica.
Emiliano Mancuso usa tecniche e linguaggi diversi: bianco e nero, colore, immagini digitali o analogiche. E anche polaroid – importanti perché nella loro immediatezza accompagnano il passaggio dell’autore dall’immagine fissa a quella successiva, In movimento. Senza abbandonare il suo terreno d’indagine, semmai amplificandolo grazie all’audio e al video, Emiliano Mancuso traccia un Paese intessuto di microstorie, di esperienze che si mostrano nude nella loro sincerità.

C’è una sorta d’ingenuità disarmante, e nello stesso tempo, una solida convinzione nei lavori di Emiliano Mancuso. C’è la sua umanità mentre disegna i protagonisti che sceglie per raccontare il Paese. La politica, l’economia, la macro storia, sono sempre filtrate dalla microstoria dei singoli. Vite vissute e testimoniate in prima persona. Con candore, con intrepida audacia, assistiamo allo scorrere di un tempo narrato con compassione rara.

Renata Ferri

Emiliano Mancuso è stato uno dei fondatori di Zona. E’ scomparso prematuramente il 26 settembre 2018. Abbiamo voluto ricordarlo con la mostra e il libro “Una diversa bellezza” a cura di Renata Ferri.La mostra è stata realizzata in collaborazione con Officine fotografiche, PCM Studio, Postcart e con il supporto di Digital Imaging partner di Canon. Il libro è edito da Contrastobooks, testi di Lucia Annunziata, Giovanna Calvenzi, Renata Ferri, Valerio Laurenti, Domenico Starnone. Il libro è stato prodotto grazie ad un crowdfunding a cui hanno partecipato 295 sostenitori