EMILIANO MANCUSO. UNA DIVERSA BELLEZZA

EMILIANO MANCUSO. UNA DIVERSA BELLEZZA

Miglior libro fotografico per la XVI edizione del Premio Ponchielli

Emiliano Mancuso. Una Diversa Bellezza, a cura di Renata Ferri, ContrastoBooks, è stato premiato dal Grin – Gruppo Redattori Iconografici – come miglior libro fotografico per la XVI edizione del Premio Ponchielli.
https://www.grinphotoeditor.it/premio-ponchielli/premio-ponchielli-2020/

Raffaele Vertaldi, photo editor e membro GRIN. Per aver riordinato, sintetizzato e organizzato un lavoro complesso e sfaccettato, e aver dato una forma nuova a tre progetti che sembravano aver già trovato quella definitiva. Per aver fatto dialogare materiali diversi, foto e fotogrammi, diari e testi (vecchi e nuovi), ricordi e speranze, in un libro che è ben più della somma delle sue parti. Per aver dato la possibilità di conoscere – o riconoscere – un autore che ci ha lasciato troppo presto, e aver dimostrato che per verificare il significato di una fotografia non è mai troppo tardi. Per aver restituito con impegno l’impegno civile di Emiliano Mancuso, con generosità la sua generosità personale e professionale, con entusiasmo il suo entusiasmo per la vita e per le vite degli altri.

Renata Ferri, photo editor, giornalista e curatrice del libro. Emiliano sarebbe felicissimo, onorato ed io sono molto contenta, molto orgogliosa perché è un libro in cui ho messo impegno, passione, molto cuore, molto amore. Ho cercato di unire i tre corpi di lavoro di Emiliano, per far conoscere il fotografo, l’uomo. Per dare a chi non l’ha conosciuto un’occasione d’incontro e per chi lo conosceva un oggetto che lo ricordasse. Emiliano è morto nel 2018, a 46 anni. Aveva un po’ abbandonato la fotografia e si dedicava moltissimo al film documentario. Aveva realizzato due film, di cui uno è il Diario di Felix che ho riportato dentro questo libro attraverso i fotogrammi, attraverso il diario che ha tenuto nei due anni di lavorazione. Credo che in questo libro ci sia un’esperienza umana, il percorso di un uomo estremamente generoso che con la fotografia e col cinema ha davvero raccontato l’Italia. Era decisamente un fotografo militante che soffriva enormemente per i disastri di questo paese ma che al tempo stesso amava follemente. Lo ha percorso su e giù per mostrarne le difficoltà ma soprattutto la diversa bellezza degli individui, i volti delle problematiche, cercando sempre l’essere umano, mettendo al centro sempre le persone, le microstorie, cercando in una marginalità per poi costruire un affresco sempre di umanità dolente, guardata con una compassione rara. Grazie davvero a questa giuria perché porta in luce e da la possibilità di conoscere Emiliano Mancuso.